L’armata di piloti russi allenata con i videogiochi - Redux

Il quinto numero di Letter to a Gamer riprende la storia del videogioco/simulatore di volo per droni con cui la Russia recluta i migliori ingegneri, programmatori e piloti peer il suo sforzo bellico. Questa vicenda, che è passata completamente sotto i radar italiani durante la sua pubblicazione originale, ha adesso dei nuovi sviluppi, e quindi ne parleremo qui. Rinnovo, come ogni settimana, il mio ringraziamento agli abbonati, il cui contributo mi permette di portare avanti questo progetto. Chi sceglie di sostenere economicamente la newsletter non solo ha accesso alla versione completa (con la recensione di Hades 2, i consigli della settimana anche per i saldi di Steam e un'analisi approfondita dell'acquisizione di EA) ma sostiene un giornalismo indipendente che solo così resta senza pubblicità, senza sponsor e senza AI.

News index
+ L’armata di piloti russi allenata con un videogioco
- Electronic Arts è stata comprata per 55 miliardi
+ Xbox alza ancora i prezzi
- Perché Hades 2 è più leggero di Hades 1
In Russia, un popolarissimo videogioco chiamato Berloga vede dei coraggiosi orsi bruni difendersi da sciami di api utilizzando dei droni. Il target è giovanissimo: Tatyana Ashurkevich e Hristo Grozev, i giornalisti investigativi che hanno documentato questa storia, parlano di ragazzi dai 7 anni in su. Non solo: migliore è il punteggio raggiunto nel gioco (che simula non solo il pilotaggio ma anche la costruzione di droni) migliore è il bonus che i campioni ottengono nei test d’ingresso delle più prestigiose scuole della Russia.
I migliori a livello nazionale “vincono” la possibilità di partecipare alle cosiddette Big Challenges, delle competizioni di pilotaggio, programmazione e design per ragazzi dai 13 ai 17 anni a cui assistono i rappresentanti non solo dell’esercito ma anche (tra gli altri) di Sukhoi (aerospazio), Yakovlev (aereonautica) e Rosatom (energia nucleare), tutte aziende che sono produttrici di armi o sono sotto sanzioni internazionali perché direttamente affiliate alla macchina bellica russa.
Cosa c’è in palio? La priorità nella scelta della facoltà universitaria, premi in denaro e promesse di assunzione nelle industrie appena citate. Tutto per aver padroneggiato un videogioco che, vedendolo in azione, sembra un reskin di uno dei più popolari simulatori di droni FPV (First Person View) disponibili online e su cui i piloti amatoriali, professionisti e militari già si allenano.
Inutile dire che questo tipo di iniziative viola il diritto internazionale, ma è interessante approfondire cosa viene chiesto ai ragazzi in queste competizioni perché rappresenta uno specchio della direzione che Mosca vuole dare al suo impianto bellico autonomo. Una delle sfide a cui i ragazzi sono sottoposti consiste nel pilotare un quadricottero in un magazzino vuoto per “trovare un bidello addormentato e svegliarlo accendendo la luce del drone”.
Il modulo stampato in 3D che è possibile attaccare ai droni della DJI, progettato per sganciare granate sulle trincee nemiche, si attiva con il comando “accendi la luce” del drone di riferimento: una coincidenza che non è sfuggita ai due giornalisti investigativi. Si stima che siano più di 800mila i ragazzi under 18 che hanno partecipato a eventi di questo tipo nel 2024, ed è una regola non scritta tra organizzatori e concorrenti non menzionare mai gli scopi militari del programma. Ogni sfida e ogni progetto di design è mascherata (alcune volte davvero male) da iniziativa civile e i partecipanti sono incoraggiati a raffinare i propri progetti in autonomia per proporli come “tesi” in fasi successive.
I programmi russi usano il videogioco (e i suoi benefici scolastici) come rete da strascico per andare a pescare i più abili futuri piloti del Paese. Poi, con le competizioni e le promesse di educazione superiore e carriera, selezionano i più brillanti in ciascuna disciplina: pilotaggio, progettazione dell’hardware e programmazione del software. La fase di volo e il primo contatto con gli FPV inizia dai 7 anni, intorno ai 13-14 arrivano le competizioni e dopo i 18 i migliori vengono assunti direttamente nei reparti di progettazione.
Electronic Arts è stata comprata per 55 miliardi – A portare a termine il grande acquisto è stato il fondo di investimento sovrano dell’Arabia Saudita in collaborazione con il nipote di Trump (Jared Kushner) e un’azienda di Private Equity (Silver Lake). L’acquisto è peculiare: si tratta di una rimozione dell’azienda dal mercato per farla tornare una compagnia privata in cui sono gli investitori a decidere il futuro e le strategie di monetizzazione. L’approfondimento dettagliato di questa notizia è disponibile nella versione completa della newsletter.
Xbox alza ancora i prezzi – Game Pass sta raggiungendo la sua forma finale: tutti i livelli costano di più già da oggi, bruciando ancora più di quel sentimento positivo che Xbox era riuscita a costruire negli ultimi anni. Il livello Ultimate ha ricevuto il rincaro maggiore (circa il 50%) ma da oggi include anche l’abbonamento Fortnite Crew e al catalogo Ubisoft+ Classics. Tutti i livelli, però, hanno ora accesso al Cloud Gaming. Ecco i nuovi prezzi:
- Game Pass Essential - 8,99€
- Game Pass Premium - 12,99€
- Game Pass Ultimate - 26,99€
- PC Game Pass - 14,99€
Hades 2 è più leggero di Hades 1 – Chi è attento alla dimensione dei giochi perché ha l’hard disk quasi sempre pieno potrebbe essersi accorto che Hades 2 pesa, in termini di gigabyte, meno del primo capitolo. Questo perché il sequel è un gioco completamente in 3D con prospettiva isometrica, mentre l’originale era un titolo in 2D con 8 silhouette per ciascuna arma di Zagreus, cosa che pesa non poco. Il passaggio al 3D è anche la ragione per cui è possibile cambiare gli abiti di Melinoe (che sono una texture su un modello unico) mentre non era possibile modificare l’aspetto di Zagreus.
I saldi d’autunno di Steam fanno faville – Come da tradizione, agli inizi di ottobre la piattaforma di Valve mette in forte sconto centinaia di titoli vecchi e nuovi. Correte a farvi un giro tra offerte come la Master Chief Collection a meno di 10 euro. Troppe scelte? Nella sezione raccomandazioni della newsletter completa è disponibile una selezione di titoli imperdibili a pochi euro.
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Ci vediamo alla prossima lettera,
Riccardo "Tropic" Lichene